L’insospettabile valenza politica della carta tissue

Da lanciare, da usare per migliorare la situazione igienica, da far mancare a tutti, da far distribuire gratuitamente o da far scomparire nelle scuole. Con la carta igienica si può fare politica, si può anche fare la rivoluzione!

 

La popolazione è in calo, le spese per gli acquisti domestici pure ma… si compra sempre più carta igienica. Perché? Una lettura economica non fornisce risposte, uno sguardo alle abitudini sanitarie neanche. E allora?
Per capire il perché del fenomeno ci viene incontro una lettura sociologica. Lo scenario appena descritto non è ipotetico, si tratta del Giappone: dopo il terremoto del marzo 2011 che generò un terribile maremoto e il disastro nucleare di Fukushima, la carta igienica iniziò a scarseggiare in tutto il Paese. L’acquisto-scorta dei giapponesi negli anni successivi al sisma indica che la gente ha paura, e che in caso di emergenza non vuole perdere la possibilità di quei gesti quotidiani che restituiscono stabilità alla vita.

 

Se in questo caso la carta igienica fornisce informazioni utili a chi la politica la deve fare dagli scranni di governo, la storia (e la teoria delle rivoluzioni) ci indica che far mancare la carta igienica in un Paese può contribuire in maniera determinate a far sollevare le masse, così come distribuirla gratuitamente a tutti in egual misura è una captatio benevolentiae rivolta agli umori verso chi comanda, nonché promozione di stili di vita più salubri.

 

Ma la carta igienica può essere anche protagonista diretta delle contestazioni: lanciare rotoli contro coloro che si contestano è prassi che assimila il destinatario del lancio ai bisogni da toilet, con tutti i connotati di riferimento… Non solo, classica è la situazione delle scuole di alcune aree del mondo dove questo presidio igienico fondamentale è cronicamente assente; in questo caso la carenza di carta igienica può equivalere a un’azione politica volta a spingere i responsabili scolastici a muoversi verso la ricerca di forme di autofinanziamento.

 

Insomma, se il futuro del tissue è fatto di tecnologia, sostenibilità ambientale e innovazione di prodotto, ciò che rimarrà invariabilmente fondamentale per molto, molto tempo, è l’insospettabile valenza politica della carta igienica.

 

PS: Anche in questo caso la creatività Made in Italy fa scuola, considerato che pochi anni fa a Napoli andavano a ruba i rotoli di carta igienica decorati con le stampe dei principali leader politici italiani. Solo più recentemente questa idea è stata replicata anche per le elezioni politiche in USA.